domenica 20 dicembre 2009


BUON NATALE
E
FELICE ANNO NUOVO

lunedì 9 novembre 2009

AURIGA

Se alzi gli occhi al cielo in queste serate autunnali e scopri che casualmente è sereno e sono circa le 22:00 hai davanti a te una porzione di storia e mitologia che va dall'età dell'oro a quella del ferro!!!

Guardando verso est (che è la parte da cui nasce il sole la mattina) puoi riconoscere senza fatica la costllazione di Orione (quella con due stelle su, due giu e tre al centro che formano la famosa cintura.....hai presente?)

bene, ma quasi lateralmente, appena sopra, c'è una stella luminosissima (a confronto) si chiama CAPELLA e fa parte della costellazione dell'Auriga, quasi un pentagono/esagono.

E' una costellazione antica voluta da Ermes in ricordo del figlio Mitilo

Mirtilo era zio di secondo grado di Odisseo quello della guerra di Troiae faceva l'auriga di Enomao figlio del dio Ares e

re dell'Elide


Il re aveva una figlia bellissima di nome Ippodamia della quale gli stesso pur essendo padre era innamorato e non voleva mandarla in sposa a nessuno, così escogitò un sistema per non farla convolare a giuste nozze.

Il re Enomao avrebbe sfidato alla corsa con il cocchio tutti i pretendenti della figlia, che sarebbe stata il premio della vittoria, ma nonostane la concessione di mezz'ora di vantaggio, la sconfitta era certa perchè i cavalli che trainavano il carro erano un dono di Ares quindi di gran lunga superiori a tutti i cavalli della Grecia.
La gara era estremamente cruenta perchè appena fossero stati raggiunti dal carro reale, Enomao li arebbe trafitti al volo con una lancia e il loro corpo sarebbe stato fatto a pezzi ed inchiodato alle porte del suo palazzo.In questo terribile gioco Mirtilo era colui che guidava il cocchio del re ed era, purtroppo, innamorato segretamente della bella principessa.
Intanto era arrivato nel regno di Enomao un re venuto dalla Frigia e la Lidia cacciato da un'invasione barbarica e avendo saputo di questa gara pensò di prendere l'occasione al balzo. Egli si chiamava Pelope dalla spalla mancante.Egli stesso era nipote di Zeus ed addirittura era stato resuscitato dopo che suo padre Tantalo (figlio diretto di Zeus) lo aveva fatto a pezzi e cucinato per offrirlo in un banchetto a tutti gli dei e provarne la loro onniscienza, ma qualcuno gli aveva mangiato una spalla che poi gli era stata rifatta in avorio.Con tutto questo alle spalle pensava di vincere, ma quando vide gli altri 13 pretendenti attaccati alle porte del palazzo ebbe paura e chiese aiuto da prima al suo amante (ricordiamoci che siamo in Grecia Antica) Poseidone che gli regalò un cocchio leggerissimo e cavalli alati, poi si alleò con Mirtilo promettendogli la prima notte con Ippodomia. Anche la principessa si era innamorata di Pelope e pregò ed irretì il povero Mirtilo sfruttando il proprio fascino femminile.


Così, cadendo nella trappola, e pensando solo all'amore di quella donna, Mirtilo tradì il proprio re, mettendo dei perni di cera invece che di legno nelle ruote, perciò durante la gara si staccarono e Enomao cadde, ma prima di morire maledisse l'auriga, che a sua volta fu tradito e ucciso da Pelope.Anche lui maledì gli sposi e la loro stirpe fino ad Agamennone.

Ermes che vide la sofferenza del proprio figlio, perpetuò la sua immagine nella costellazzione dell'AURIGA forse anche a monito per gli umani.











domenica 8 novembre 2009

GEA E URANO



Gea ed Urano furono i primi due sposi
divini,
generarono una stirpe di esseri divini,
gli dei più antichi.
i TITANI,
i CICLOPI,
gli ECANTOCHIRI
Si racconta che i Titani fossero dodici,
sei maschi e
sei femmine le Titanesse.
Oceano dio dell'acqua che circonda la terra, le sue rive sono il limite estremo
della realtà e l'inizio di un mondo fantastico.







Ceo
Crio
Iperione il suo nome significa "quello di sopra"
dio errante della luce
Giapeto
Crono


Tia o Tea
colei che splende da lontano
Rea la grande madre
Temi personificazione dell'ordine delle cose attraverso la legge e la giustizia
Mnemosine la dea della memoria
Febe
Teti la dea l'umidità che tutto pervade
e che vivifica


I Ciclopi erano solo tre creature mitiche con un solo occhio grande e rotondo sulla fronte
Arge lo slendore
Sterope il fulmine
Bronte il tuono
erano abilissimi fabbri
che abitavano nelle viscere del vulcano Etna
(con quei nomi non potevano essere altro!!)
Gaia partorì anchei tre
Ecantochiri
tre giganti orgogliosi e violenti dalle
cento braccia e cinquanta teste
per questo detti anche
Centimani
Cotto
colui che colpisce
Briareo
il forte
Gie
dalle molte membra.



..due dolci sorelle....

Emera la dea della luce del giorno
ed
Etere
dea della parte più alta, trasparente e
luminosa della volta celestele
erano due
bellissime sorelle destinate ad incontrasi e
salutarsi solo davanti alla casa della Notte,
la loro madre perché non potevano restare
entrambe sotto lo stesso tetto
"Mentre
l'una percorre la Terra, l'altra rimane
nella dimora della Notte aspettando che
arrivi il suo momento per mettersi in
cammino"



martedì 27 ottobre 2009

L'apparenza inganna...

Aldebaran
Si l’apparenza inganna
Vega
Se il Sole, la Polare, Sirio, Vega, Aldebaran fossero alla stessa distanza da noi risulterebbe che la Polare sarebbe la più brillante, mentre il Sole sarebbe appena visibile ad occhio nudo.

Sirio

Una debole lampadina vicina fa più luce di un lampione lontano, così una stella debole può apparire più brillante di un’altra veramente luminosa; perciò si parla di
magnitudine apparente “m” e di
Magnitudine assoluta “ M”

Polare
Apparente è quella che vediamo
Assoluta è quella che apparirebbe se tutte le stelle fossero alla stessa distanza, che per convenzione è di “10 pc”.
A questo punto, naturalmente, ci sarebbero ugualmente delle differenze fra le luminosità, perché bisogna tenere presente le dimensioni e l’energia che una stella irradia per ogni centimetro quadrato della sua “ superficie”.
Gli antichi astronomi potevano guardare il cieli solo ad occhio nudo ed avevano stabilito una scala di 6 magnitudini :



Sole
Le stelle più brillanti erano di prima magnitudine
Le stelle appena visibili di sesta.
In questa scala si collocano anche i pianeti, la luna il sole arrivando a zero e sottozero
A valori maggiori corrispondono stelle più deboli
Nome...................m........................M..................... distanza reale
Sole ....................-26,74............ + 4,83.....................8min luce
Polare.................+2,3 .................- 4,6 .......................240 pc
Sirio ...................-1,45 ................+ 1,41...................... 2,7 pc
Vega ..................+0,04................+0,5 .........................8,1 pc
Aldebaran .........+0,85 ...............- 0,7 ........................21 pc




La Polare


La Polare , Alfa Ursae Minoris , Doube per i Fenici
e Alruccabah (la guida) per gli arabi.
Ha guidato per secoli marinai, viaggiatori e carovane tuttavia resta un oggetto interessante per gli astrofili e astronomi dilettanti: è infatti una stella doppia che può essere vista dai telescopi da 6 centimetri in su.
Fra le due stelle c’è una distanza di 18’’che è una separazione piuttosto elevata, la distanza reale infatti è circa 2000 volte quella fra la terra e il sole, ma non è sempre facile scorgere la seconda dato la forte differenza di luminosità.
Fu William Herschel ad individuarla nel 1780.
Il periodo orbitale delle due stelle è, finora, cambiato di appena 4°, significa quindi che è di parecchie migliaia di anni.
La Polare è in realtà un oggetto triplo ma il terzo oggetto non è visibile.


mercoledì 2 settembre 2009

Cosmogonia



Con Nyx la notte nacquero senza forma le tenebre delle profondità il nero
più spaventoso EREBO e in quei tempi dove tutto era concesso generarono
due figle bellissime ETERE la trasparenza luminosa dell'aria e EMERA il
giorno.
Così ora c'era quasi tutto la notte, il giorno, l'aria, la terra, il cielo sellato e
l'amore e prbabilmente proprio l'amore unì il cielo Urano con la terra Gea. Lui l'abbracciò completamente ed ella procheò montagne, valli, pianure,
fiumi, laghi e un'immenso deserto di acqua increspato di spuma il mare:
PONTO.


All'inizio di tutto, in quei tempi mitici e gloriosi l'amore e la forza erano le
maggiori influenze, tutto girava intorno a queste due forze procretrice l'unadistrutrice l'altra. Con o senza amplesso tutto si creava dal Caos per una
visione più ordinata e accettabile all'occhio umano.

Esiodo


Esiodo poeta greco dell'VIII secolo a.C., propone nella sua Teogonia una valida fonte sulle origini del cosmo degli dei.Era un pastore poeta originario di Cuma, colonia eolica in Asia Minore, visse in Boezia, ad Ascra a oriene del monte Eliona, il suo poema scritto in dialetto ionico con influenze doriche è un'opera mitologica a carattere epico e svolgimento cronologico. Un processo di genesi evolutiva, perchè gli dei greci sono immortali tuttavia non sono eterni.

Materia Prima

La materia è composta da ATOMI L'atomo più semplice è l'ATOMO dell'IDROGENO il cui nucleo contiene un PROTONE e zero NEUTRONI.
Gli atomi sono particelle elementari perchè sono composte da elettroni che ruotano intorno ad un nucleo come i paneti intorno al sole e non si possono scomporre.


Escluso che per l'idrogeno tutti gli altri hanno nel nucleo anche i neutroni.

La quantità di protoni e neutroni contenuti nel nucleo determina il tipo di elemento o atomo.Questo numero può arrivare a un massimo di 118 elementi con un numero di neutroni pari o maggiore.
Il nucleo dell'atomo più grande esistente in natura è quello dell'URANIO che contiene 92 protoni e 146 neutroni.Secondo gli scienziati il 90% degli atomi dell'Universo sono d'idrogeno e solo il restante 10% racchiude, in proporzioni diverse, gli altri 117 atomi, alcuni dei quali sono estremamente rari.
Quando gli atomi si uniscono a formare catene di varie dimensioni, si ottiene una MOLECOLA.
Prima che nascessero le stelle, nello spazio si trovavano solo le molecole più semplici e la più comune è la MOLECOLA dell'IDROGENO e consiste in due atomi di idrogeno uniti l'uno all'altro.



Essa è rintracciabile all'interno delle enormi nubi di gas che danno vita alle stelle

"E' una nube gigantesca, molto più grande di quelle in cielo, ed è composta di particelle piccolissime. Le particelle sono così numerose che la nuvola è enorme, talmente grande che sarebbe possibile infilarci dentro milioni e milioni di pianeti simili alla Terra. Da questa nube nasceranno innumerevoli stelle."...
La chiave segreta per l'universo.
Lucy &Stephen HAWKING
oscar Mondadori




giovedì 27 agosto 2009

Nyx e Vento


Milioni e milioni di anni fa, quando tutto era tenebre e non esisteva ancora
nulla, Nyx la dea della Notte fu amata dal Vento.Ella partorì un uovo d'argento che depose nell'oscurità e quando l'uovo si
schiuse nacque Eros ed era "il più bello fra gli immortali".Le due metà del guscio spccato formarono il Cielo e la Terra. La sua nascita aveva così comportato la creazione del mondo ed egli stesso
era l'impulso vitale, la forza motrice dell'universo che travolse il dio del
cielo Urano e la dea della terra Gea facendoli amare e dando così inizio alla
stirpe divina.

origine

L'origine del mondo e la nascita degli dèi devono essere stati per gli uomini, ma soprattutto per i greci, l'evento, l'atto mediante il quale tutto fu ordinato, la definizone stessa della struttura del cosmo.





Per cui il caos primordiale va inteso come spazio vuoto, abisso, voragine, disordine nel senso di mancanza di un qualsiasi principio ordinatore o cosmos.

martedì 25 agosto 2009

...inizio...



L'atto della creazione e tutto quello che ne ha comportato è sicuramente stato sempre al centro dei pensieri dell'uomo. Per i nostri antenati, alzare gli occhi al cielo e vedere le stelle e probabilmente assistere a qualche evento catastrofico nel buio della notte o, per quanto ne sappiamo noi, anche di giorno, avrà sicuramente influito nella sua evoluzione; quanto meno nel suo animo.
Possiamo solo immaginare quegli uomini soli con se stessi e unica loro forza l'amicizia, le loro braccia e la voglia di spiegazioni; e allora raccontarsi storie che, in qualche modo, rispondevano a queste esigenze, era certamente una cosa importante, anche perché analizzandole bene sono sempre ben costruite e rispondono in maniera semplice, ma efficace, alle domande esistenziali.

Nella notte dei tempi quando l'uomo era già un'essere pensante, e forse lo è sempre stato, l'atto di raccontare le cose, parlare e ricordare devono essere stati come per noi andare al cinema o guardare la tv, un modo di intrattenersi di godere delle parole che diventano immaginazione sentimenti e sensazioni,che ci fanno ridere e piangere, ma ci fanno anche paura se sapientemente utilizzate con toni e atteggiamenti giusti.
Quello che cercherò di fare con questa storia della mitologia è cercare di raccontarlo in maniera semplice come si potrebbe fare ad un bambino o in una sera di veglia alla famiglia raccolta attorno al fuoco.

OCCHI AL CIELO