giovedì 27 agosto 2009

Nyx e Vento


Milioni e milioni di anni fa, quando tutto era tenebre e non esisteva ancora
nulla, Nyx la dea della Notte fu amata dal Vento.Ella partorì un uovo d'argento che depose nell'oscurità e quando l'uovo si
schiuse nacque Eros ed era "il più bello fra gli immortali".Le due metà del guscio spccato formarono il Cielo e la Terra. La sua nascita aveva così comportato la creazione del mondo ed egli stesso
era l'impulso vitale, la forza motrice dell'universo che travolse il dio del
cielo Urano e la dea della terra Gea facendoli amare e dando così inizio alla
stirpe divina.

origine

L'origine del mondo e la nascita degli dèi devono essere stati per gli uomini, ma soprattutto per i greci, l'evento, l'atto mediante il quale tutto fu ordinato, la definizone stessa della struttura del cosmo.





Per cui il caos primordiale va inteso come spazio vuoto, abisso, voragine, disordine nel senso di mancanza di un qualsiasi principio ordinatore o cosmos.

martedì 25 agosto 2009

...inizio...



L'atto della creazione e tutto quello che ne ha comportato è sicuramente stato sempre al centro dei pensieri dell'uomo. Per i nostri antenati, alzare gli occhi al cielo e vedere le stelle e probabilmente assistere a qualche evento catastrofico nel buio della notte o, per quanto ne sappiamo noi, anche di giorno, avrà sicuramente influito nella sua evoluzione; quanto meno nel suo animo.
Possiamo solo immaginare quegli uomini soli con se stessi e unica loro forza l'amicizia, le loro braccia e la voglia di spiegazioni; e allora raccontarsi storie che, in qualche modo, rispondevano a queste esigenze, era certamente una cosa importante, anche perché analizzandole bene sono sempre ben costruite e rispondono in maniera semplice, ma efficace, alle domande esistenziali.

Nella notte dei tempi quando l'uomo era già un'essere pensante, e forse lo è sempre stato, l'atto di raccontare le cose, parlare e ricordare devono essere stati come per noi andare al cinema o guardare la tv, un modo di intrattenersi di godere delle parole che diventano immaginazione sentimenti e sensazioni,che ci fanno ridere e piangere, ma ci fanno anche paura se sapientemente utilizzate con toni e atteggiamenti giusti.
Quello che cercherò di fare con questa storia della mitologia è cercare di raccontarlo in maniera semplice come si potrebbe fare ad un bambino o in una sera di veglia alla famiglia raccolta attorno al fuoco.

OCCHI AL CIELO