lunedì 9 novembre 2009

AURIGA

Se alzi gli occhi al cielo in queste serate autunnali e scopri che casualmente è sereno e sono circa le 22:00 hai davanti a te una porzione di storia e mitologia che va dall'età dell'oro a quella del ferro!!!

Guardando verso est (che è la parte da cui nasce il sole la mattina) puoi riconoscere senza fatica la costllazione di Orione (quella con due stelle su, due giu e tre al centro che formano la famosa cintura.....hai presente?)

bene, ma quasi lateralmente, appena sopra, c'è una stella luminosissima (a confronto) si chiama CAPELLA e fa parte della costellazione dell'Auriga, quasi un pentagono/esagono.

E' una costellazione antica voluta da Ermes in ricordo del figlio Mitilo

Mirtilo era zio di secondo grado di Odisseo quello della guerra di Troiae faceva l'auriga di Enomao figlio del dio Ares e

re dell'Elide


Il re aveva una figlia bellissima di nome Ippodamia della quale gli stesso pur essendo padre era innamorato e non voleva mandarla in sposa a nessuno, così escogitò un sistema per non farla convolare a giuste nozze.

Il re Enomao avrebbe sfidato alla corsa con il cocchio tutti i pretendenti della figlia, che sarebbe stata il premio della vittoria, ma nonostane la concessione di mezz'ora di vantaggio, la sconfitta era certa perchè i cavalli che trainavano il carro erano un dono di Ares quindi di gran lunga superiori a tutti i cavalli della Grecia.
La gara era estremamente cruenta perchè appena fossero stati raggiunti dal carro reale, Enomao li arebbe trafitti al volo con una lancia e il loro corpo sarebbe stato fatto a pezzi ed inchiodato alle porte del suo palazzo.In questo terribile gioco Mirtilo era colui che guidava il cocchio del re ed era, purtroppo, innamorato segretamente della bella principessa.
Intanto era arrivato nel regno di Enomao un re venuto dalla Frigia e la Lidia cacciato da un'invasione barbarica e avendo saputo di questa gara pensò di prendere l'occasione al balzo. Egli si chiamava Pelope dalla spalla mancante.Egli stesso era nipote di Zeus ed addirittura era stato resuscitato dopo che suo padre Tantalo (figlio diretto di Zeus) lo aveva fatto a pezzi e cucinato per offrirlo in un banchetto a tutti gli dei e provarne la loro onniscienza, ma qualcuno gli aveva mangiato una spalla che poi gli era stata rifatta in avorio.Con tutto questo alle spalle pensava di vincere, ma quando vide gli altri 13 pretendenti attaccati alle porte del palazzo ebbe paura e chiese aiuto da prima al suo amante (ricordiamoci che siamo in Grecia Antica) Poseidone che gli regalò un cocchio leggerissimo e cavalli alati, poi si alleò con Mirtilo promettendogli la prima notte con Ippodomia. Anche la principessa si era innamorata di Pelope e pregò ed irretì il povero Mirtilo sfruttando il proprio fascino femminile.


Così, cadendo nella trappola, e pensando solo all'amore di quella donna, Mirtilo tradì il proprio re, mettendo dei perni di cera invece che di legno nelle ruote, perciò durante la gara si staccarono e Enomao cadde, ma prima di morire maledisse l'auriga, che a sua volta fu tradito e ucciso da Pelope.Anche lui maledì gli sposi e la loro stirpe fino ad Agamennone.

Ermes che vide la sofferenza del proprio figlio, perpetuò la sua immagine nella costellazzione dell'AURIGA forse anche a monito per gli umani.











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